Alessia Pifferi, via libera alla perizia psichiatrica. La rabbia del pm: «È solo una scellerata» – SDI Online
Il processo riguarda Alessia Pifferi, accusata di aver abbandonato sua figlia di un anno e mezzo per sei giorni, causandone la morte. La procura ha sostenuto che la donna non presenti problemi mentali e si è opposta alla richiesta di una perizia psichiatrica. Nonostante ciò, la Corte d’Assise di Milano ha deciso di affidare la perizia per accertare la capacità di intendere e volere della donna al momento del fatto.
Secondo il procuratore, Pifferi era consapevole di ciò che stava accadendo alla sua figlia e ha avuto un atteggiamento scellerato. La difesa, invece, sostiene che la donna ha un quoziente intellettivo simile a quello di una bambina di sette anni. La perizia sarà fondamentale per determinare se Pifferi fosse in grado di comprendere le conseguenze delle sue azioni e se avesse la piena capacità di intendere e volere al momento dell’abbandono della sua bambina.
In caso di dichiarazione di incapacità di intendere e volere, la donna verrebbe assolta per vizio di mente e potrebbe essere collocata in una struttura psichiatrica. D’altro canto, se la perizia confermasse invece la tesi della procura, Pifferi sarebbe condannata all’ergastolo per il terribile crimine commesso.
L’opinione pubblica segue con interesse lo sviluppo di questo caso, che ha scosso profondamente l’opinione pubblica. L’abbandono di un bambino così piccolo ha sollevato interrogativi sulle responsabilità parentali e sulla necessità di un supporto adeguato per le madri che possono trovarsi in situazioni difficili.
L’udienza in cui verrà presentata la perizia è attesa con ansia e determinerà il destino di Alessia Pifferi. Nel frattempo, la morte della piccola ha lasciato un segno indelebile nella comunità locale, che si è unita nel dolore per la tragedia e nella speranza che giustizia sia fatta.