Cardinale Pizzaballa: no alla violenza, preghiamo per la pace – SDI Online
Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, discorrendo sull’attuale situazione tra Israele e Hamas, ha espresso profonda preoccupazione per l’attacco perpetrato dall’organizzazione palestinese contro Israele. Il cardinale teme un ulteriore peggioramento della situazione e un’escalation del conflitto.
Secondo il cardinale, le autorità israeliane considerano l’attacco di Hamas un atto di guerra. Tuttavia, Pizzaballa ha sottolineato che i territori colpiti sono da sempre un vulcano pronto a esplodere, anche se Israele potrebbe essere stata sorpresa dalla gravità della situazione.
Il cardinale ha enfatizzato l’importanza di fermare la violenza e di utilizzare la pressione diplomatica per evitare un ciclo vizioso di ritorsioni. Ha consultato la Santa Sede e ha informato il Papa sulla situazione attuale, sperando che quest’ultimo possa fare un appello all’Angelus.
La situazione dei fedeli cristiani è particolarmente difficile, come per tutti gli abitanti dei territori colpiti dalla guerra. Infatti, la popolazione è stremata dai continui conflitti, ma la sfiducia reciproca rende difficile raggiungere la pace.
Il cardinale ha invocato un appello ai leader religiosi affinché calmino la situazione e non alimentino il conflitto. Inoltre, ha auspicato una preghiera per la pace e ha annunciato un’iniziativa all’interno delle chiese al fine di promuovere la pace tra i popoli colpiti dalla guerra.
Concludendo, il cardinale Pierbattista Pizzaballa ha espresso la sua profonda preoccupazione per l’attuale situazione tra Israele e Hamas. Ha rilevato l’importanza di porre fine alla violenza e di fare appello alla diplomazia per evitare una escalation del conflitto. Oltre a questo, ha evidenziato la difficile situazione dei fedeli cristiani e ha invitato i leader religiosi a calmare la situazione e a non alimentare il conflitto. Infine, ha invocato la preghiera per la pace e ha annunciato un’iniziativa nelle chiese per promuovere la pace tra i popoli colpiti dalla guerra.
“Evangelista di bacon. Appassionato di cibo. Guru televisivo freelance. Pensatore amichevole. Geek di alcolici. Esperto di web.”