Inversione repentina nel prezzo del petrolio. Dopo un mese di aumento, il prezzo cala di 10 dollari in pochi giorni – SDI Online
Il prezzo del petrolio ha subito una drastica caduta di circa 10 dollari al barile in soli 4 giorni, scendendo a poco più di 84 dollari a Londra. Questo ribasso arriva dopo un mese di continui aumenti, che hanno portato il prezzo del greggio da 82 dollari a oltre 96, incidendo anche sul costo dei carburanti.
Tale aumento era stato causato dalla decisione dell’Arabia Saudita e della Russia di ridurre l’offerta di petrolio sul mercato attraverso tagli alla produzione. Tuttavia, oggi il Brent ha chiuso in calo del 1,9% a 84,2 dollari, ma mercoledì la flessione aveva superato il 5%, segnando il calo giornaliero più significativo da più di un anno.
Questo calo ha sorpreso gli operatori di mercato e potrebbe essere parzialmente motivato dall’aumento dei tassi di interesse sui mercati obbligazionari. Tale situazione potrebbe portare a un rallentamento della crescita economica superiore alle previsioni e a un calo della domanda di combustibili.
La discesa delle quotazioni è stata influenzata anche da fattori speculativi, con molti hedge fund che hanno corretto rapidamente le loro posizioni rialziste sul petrolio. Inoltre, il dato sulle scorte statunitensi ha contribuito al ribasso, con un aumento di 6,5 milioni di barili nella scorsa settimana.
Se questa tendenza al ribasso dovesse consolidarsi, ci potrebbero essere effetti positivi sui prezzi dei carburanti, dell’energia e del gas. In generale, si ridurrebbero le pressioni inflazionistiche, il che potrebbe influenzare le decisioni delle banche centrali di mantenere alti i tassi di interesse. Questa situazione dovrebbe essere monitorata attentamente dagli investitori e dagli economisti per valutare l’andamento futuro dei mercati energetici e delle politiche monetarie.
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