Migranti, accordo Ue sulla gestione delle crisi. Eliminato il ruolo delle Ong – SDI Online
Approvato l’accordo sul regolamento di gestione delle crisi: il Patto migrazioni e asilo sempre più vicino
È stato raggiunto un importante passo avanti per il Patto migrazioni e asilo dell’Unione Europea, con l’approvazione dell’accordo sul regolamento di gestione delle crisi. L’accordo è stato approvato con un solo voto contrario da parte di Polonia e Ungheria, mentre Slovacchia, Repubblica Ceca e Austria si sono astenuti.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha accolto con favore l’accordo politico raggiunto dagli Stati membri e si mostra fiduciosa di poter siglare il Patto entro la fine del suo mandato. Questo rappresenterebbe un importante risultato per l’UE nel gestire in maniera coordinata la questione migratoria.
Il compromesso raggiunto elimina il passaggio sulle Ong richiesto dalla Germania e sgradito all’Italia, declassandolo nei “considerando” del preambolo. Questa modifica è stata particolarmente apprezzata da Giorgia Meloni, che ha sottolineato come la linea italiana sia stata accolta e l’emendamento tedesco ritirato.
L’accordo conferma la volontà dei Paesi europei di dare una risposta concreta all’emergenza migratoria che l’UE affronta da anni. Il regolamento, infatti, elenca le misure che possono essere adottate in caso di grandi afflussi di migranti o di strumentalizzazione delle migrazioni da parte di Paesi terzi per scopi politici.
Durante lo stato di emergenza, sono previste alcune deroghe al sistema di asilo e la possibilità di istituire centri di gestione delle richieste d’asilo al di fuori dei confini dell’Unione europea. Queste disposizioni rappresentano un passo verso una gestione più efficace e coordinata delle questioni legate all’asilo e alla migrazione.
L’approvazione di questo accordo rappresenta un importante passo avanti nell’ambito del Patto migrazioni e asilo e dimostra la volontà dell’UE di trovare soluzioni concrete e condivise per affrontare la sfida migratoria. L’obiettivo finale è quello di garantire il rispetto dei diritti umani e una gestione adeguata delle migrazioni, nel rispetto dei principi di solidarietà e responsabilità condivisa.