Wes Anderson: Epurare Roald Dahl? Per me neppure lo stesso autore dovrebbe modificare la sua opera – SDI Online
Il regista Wes Anderson è attualmente a Venezia per ricevere un importante premio e presentare il suo ultimo lavoro cinematografico, “The wonderful story of Henry Sugar”, un mediometraggio della durata di 40 minuti. Questo film fa parte di una collezione di quattro produzioni targate Netflix, tutte basate su racconti dello scrittore Roald Dahl.
La trama di “The wonderful story of Henry Sugar” segue le vicende di un uomo che, una volta scoperto l’esistenza di un guru capace di vedere nonostante gli occhi bendati, decide di apprendere questa particolare tecnica per barare nel gioco d’azzardo.
Il cortometraggio, realizzato come una presentazione teatrale, sarà proiettato nelle sale cinematografiche americane a partire dal 20 settembre, mentre sarà disponibile sulla piattaforma Netflix a partire dal 27 settembre.
Durante un’intervista, Wes Anderson ha anche commentato la polemica che ha coinvolto gli editori dei racconti di Roald Dahl, sostenendo che gli artisti non dovrebbero modificare le loro opere. Il regista ha sempre abituato il suo pubblico a un cinema artigianale e tradizionale, senza particolari effetti speciali, e anche in questo nuovo lavoro l’effetto teatrale è molto evidente.
Anderson ha spiegato che cerca sempre di mostrare l’illusione nel suo cinema e come i filmmaker creano i momenti cinematografici. Attualmente residente in Francia, il regista ama viaggiare ma si sente un po’ straniero ovunque vada. Anche fare una semplice passeggiata per le strade di Parigi rappresenta per lui un’avventura.
Durante l’intervista, Wes Anderson ha anche menzionato come la filmografia di Alfred Hitchcock, in particolare il film “La finestra sul cortile”, abbia ispirato il suo desiderio di diventare un regista.
Il regista ha anche commentato lo sciopero in corso ad Hollywood, sottolineando l’importanza di raggiungere un accordo equo per tutti i lavoratori del settore.
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