Il ministro della Salute Schillaci investe 100mila euro in 8 società farmaceutiche americane – SDI Online
Il Ministro Schillaci ha azioni farmaceutiche per 100.000 euro nel suo portafoglio di investimenti
Il ministro della Salute, Roberto Schillaci, è sotto accusa per la sua partecipazione azionaria in otto società farmaceutiche quotate alla borsa di New York. Secondo i rapporti, Schillaci possiede un totale di 100.000 euro in azioni di queste società, che includono alcune società di ricerca e sviluppo impegnate nello studio di nuovi farmaci e terapie per vari disturbi e patologie.
In risposta alle accuse di possibili conflitti di interesse, il ministero della Salute ha dichiarato che Schillaci ha correttamente dichiarato le sue azioni finanziarie nel suo bilancio patrimoniale. Lo staff del ministro ha anche sottolineato che le azioni sono state possedute da diversi anni, molto prima del suo incarico governativo, e che al momento hanno un scarso valore.
Le azioni più importanti nel portfolio di Schillaci sono quelle della Hepion Pharmaceutical, del valore di 70.000 dollari. Questa società si occupa della ricerca di una cura per le malattie del fegato. Inoltre, il ministro possiede anche 28.000 azioni della Athossa Therapeutics, un’azienda che si concentra sulla prevenzione e cura del cancro al seno.
Oltre alle due società menzionate, Schillaci possiede anche azioni della Moleculin Biotech e della Inovio Pharmaceutical, entrambe attive nella ricerca di farmaci per il trattamento di tumori e virus. Inoltre, il ministro detiene azioni delle società Navidea Biopharm e Vyant Bio, che operano nel settore della medicina predittiva.
È importante sottolineare che il valore di queste azioni è stato messo in discussione, in quanto sono state possedute per anni e hanno registrato una crescita limitata nel corso del tempo. Pertanto, l’impatto finanziario di questi investimenti sul ministro è ridotto.
Oltre alle azioni farmaceutiche, Schillaci è anche un investitore immobiliare, possedendo sette appartamenti e terreni in diverse città italiane. Inoltre, ha dichiarato un reddito di oltre 236.000 euro.
Il ministero della Salute ha dichiarato che Schillaci ha aderito rigorosamente alle norme etiche e che continuerà a svolgere il suo ruolo senza conflitti di interesse. Tuttavia, questi sviluppi hanno suscitato preoccupazioni riguardo alla sua imparzialità nelle decisioni politiche che riguardano il settore farmaceutico.
L’opinione pubblica chiede maggiore trasparenza e controlli per evitare eventuali conflitti di interesse nel settore della salute e del governo. Le organizzazioni civili stanno sollecitando un’indagine approfondita su questa questione per garantire la massima integrità e imparzialità nel processo decisionale governativo.
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