Operazione contro gli anarchici a Carrara: nove misure cautelari e perquisizioni – SDI Online
La polizia di Genova, La Spezia e Massa Carrara ha portato a termine un’operazione di polizia segreta contro un gruppo di militanti anarchici. Durante il blitz, sono state emesse nove misure cautelari, tra cui un’arresto in carcere e tre arresti domiciliari. Inoltre, cinque persone sono state sottoposte all’obbligo di dimora.
I reati contestati ai sospettati includono associazione con finalità di terrorismo, istigazione e apologia con finalità di terrorismo, nonché offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica. Tutti gli indagati sono membri del circolo anarchico Goliardo Fiaschi di Carrara.
Durante l’operazione, sono state effettuate dieci perquisizioni personali ed informatiche in diverse province italiane. L’inchiesta, denominata Scripta Scelera, ipotizza l’esistenza di un’associazione con finalità di terrorismo. I militanti sono accusati di celebrare attentati e istigare a colpire obiettivi umani, nonché di essere in contatto con condannati per associazione con finalità di terrorismo.
Secondo la procura, il periodico Bezmotivny-Senza Motivo è uno strumento di promozione e diffusione del messaggio anarchico più estremista. Gli indagati sono accusati di partecipare all’organizzazione denominata Federazione Anarchica Informale-Fronte Rivoluzionario Internazionale (Fai/Fri), che ha come scopo la realizzazione di azioni violente per la distruzione dello Stato.
Alcuni indagati sono responsabili della pubblicazione di articoli e interviste in cui si fa riferimento all’uso delle armi e si invita all’azione terroristica. La rivista ha anche pubblicato notizie che celebrano rivendicazioni di reati commessi nel mondo, come danneggiamenti e incendi a strutture. Gli articoli pubblicati sono correlati ad azioni violente sul territorio nazionale, tra cui gli incendi di autovetture Eni-Enjoy e le azioni contro l’Ambasciata della Bielorussia e Banca Unicredit, che sono state ispirate dagli articoli pubblicati.
Inoltre, la rivista ha pubblicato articoli offensivi nei confronti del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo un suo discorso all’Università di Pisa. Gli indagati saranno chiamati a rispondere di tutti i reati loro contestati davanti alla magistratura competente.