Il colpo di Stato in Niger: lultimo tassello della cintura russa in Africa centrale – SDI Online
Titolo: Il colpo di stato in Niger alimenta l’influenza di Putin in Africa
Nella giornata di ieri, il Niger è stato scosso da un colpo di stato che ha aperto un nuovo varco all’influenza di Vladimir Putin in Africa. Il generale Abdourahamane Tchiani, capo della guardia presidenziale, è stato identificato come il responsabile del golpe e si è presentato in televisione come il nuovo uomo forte del Paese.
Nonostante non vi siano prove che la Russia abbia avuto un ruolo diretto nel colpo di stato, la situazione caotica offre delle opportunità per Mosca. Nonostante ciò, il mercenario russo Wagner ha risposto alla richiesta di sostegno internazionale di Tchiani, sostenendo il nuovo regime.
Questa mossa potrebbe danneggiare la nascente democrazia del Niger, che si trova in un’area instabile dal punto di vista politico e armato. Il Niger è uno dei principali produttori mondiali di uranio e la sua presa del potere militare minaccia gli sforzi regionali per combattere le insurrezioni islamiste. Inoltre, la presenza sempre più crescente dell’organizzazione militare privata russa Wagner in diversi Paesi africani, come il Mali e la Repubblica Centrafricana, indica un’espansione dell’influenza russa in Africa.
Il colpo di stato ha portato anche alla sospensione dei rapporti con il Niger da parte di un blocco di Stati dell’Africa occidentale, che minacciano reazioni immediate se non viene rilasciato il presidente democraticamente eletto. Gli Stati Uniti e la Francia, in particolare, hanno evidenziato la loro preoccupazione e hanno sottolineato la necessità di preservare la democrazia nel Paese. Tuttavia, sembra che gli ufficiali nigerini, addestrati dagli Stati Uniti, si siano voltati contro l’Occidente, creando una situazione ancora più complessa.
Questa situazione ha evidenziato anche le critiche sull’approccio degli Stati Uniti, che hanno dato priorità all’invio di armi e finanziamenti alle forze di sicurezza, a scapito di altre istituzioni governative. Questo ha potenziato le forze di sicurezza, ma ha anche creato uno squilibrio nel Paese.
In conclusione, il colpo di stato in Niger ha aperto la strada all’influenza di Putin in Africa. La presenza della compagnia militare privata Wagner, il sostegno internazionale da parte di Mosca e la mancanza di reazioni immediate da parte della comunità internazionale hanno contribuito ad alimentare le preoccupazioni sulla stabilità del Paese. Ora è fondamentale preservare la democrazia nigerina e prevenire un’ulteriore escalation della crisi.