Email sugli ipersonici missili in Mali invece che al Pentagono: lerrore del ministero della Difesa britannico – SDI Online
Funzionari del ministero della Difesa britannico hanno commesso un grave errore inviando per sbaglio delle email classificate al Mali anziché al Pentagono. L’errore è stato attribuito a una semplice battitura nell’indirizzo email destinatario.
Le email inviate per errore contenevano informazioni innocue come le ferie dei dipendenti, ma anche dati sensibili riguardanti i nomi dei ricercatori britannici e statunitensi che lavorano ai missili ipersonici. Questo incidente ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle informazioni riservate gestite dal ministero della Difesa.
Di fronte a talmente grave errore, il ministero della Difesa di Londra ha avviato un’indagine approfondita del caso. Tuttavia, ha cercato di minimizzarne l’impatto dichiarando che le email spedite per errore non compromettono la sicurezza operativa o dati tecnici.
Il Mali, protagonista involontario di questo incidente, è uno dei sei Paesi a cui il presidente russo Vladimir Putin ha promesso forniture gratuite di grano russo dopo il fallimento dell’accordo sull’esportazione di grano ucraino. Da tempo, il Mali è coinvolto in operazioni militari contro i gruppi jihadisti, e l’impiego della compagnia di mercenari Gruppo Wagner ha contribuito a rafforzare l’esercito locale.
Nonostante l’accaduto sia stato un caso isolato nel Regno Unito, non è la prima volta che il Mali riceve per errore delle email con contenuti militari. Gli Stati Uniti hanno commesso lo stesso errore in passato, evidenziando una possibile vulnerabilità nelle procedure di invio delle comunicazioni sensibili.
Un imprenditore olandese di nome Johannes Zuurbier ha segnalato questa problematica diversi anni fa, quando si è ritrovato a ricevere migliaia di email per sbaglio. Nonostante i suoi ripetuti tentativi di contattare il Pentagono, il problema non è stato risolto fino alla scadenza del suo contratto con il Bamako. Johannes Zuurbier ha stimato di aver ricevuto più di 100.000 email per sbaglio in alcuni mesi, mettendo in evidenza l’entità del problema.
In conclusione, l’invio per errore di email classificate al Mali da parte del ministero della Difesa britannico ha sollevato gravi preoccupazioni sulla sicurezza delle informazioni sensibili. Mentre le indagini sono in corso per chiarire le circostanze di questo incidente, è indispensabile ripensare e rafforzare le procedure di gestione dei dati sensibili per evitare futuri errori di questo tipo.