Becciu, ancora scontro accusa-difesa – SDI Online
Il cardinale Angelo Becciu è stato accusato di essere il principale responsabile della controversa operazione finanziaria coinvolgente la compravendita di un palazzo a Londra utilizzando i fondi della Segreteria di Stato vaticana.
Secondo il promotore di giustizia vaticano, Alessandro Diddi, Becciu ha orchestrato una speculazione petrolifera in Angola caratterizzata da malversazione finanziaria.
Dopo aver realizzato che l’operazione non avrebbe avuto successo, Becciu avrebbe intrapreso altre operazioni finanziarie discutibili nel tentativo di proteggere i fondi della Segreteria di Stato dal controllo.
Dalle indagini è emerso che Becciu era costantemente informato sulle operazioni finanziarie e che tra il 2012 e il 2014 sono state effettuate diverse transazioni, inclusa l’acquisizione del palazzo a Londra.
Secondo Diddi, Becciu avrebbe avviato una campagna diffamatoria contro i magistrati già all’inizio dell’inchiesta giudiziaria. Il cardinale avrebbe cercato di screditare i giudici fin dal momento in cui non era ancora sotto inchiesta.
Becciu avrebbe stabilito un rapporto con i giornalisti al fine di lanciare una campagna mediatica contro l’autorità giudiziaria, con l’obiettivo di difendersi non all’interno del processo, ma al di fuori di esso.
Gli avvocati di Becciu hanno risposto in maniera ferma, affermando che l’accusa non è stata in grado di dimostrare in modo chiaro e lineare le sue accuse e che sono state omesse prove e contestazioni al fine di promuovere giudizi etici e morali sulla difesa del cardinale.
Gli avvocati sottolineano che il cardinale è stato soggetto a una campagna diffamatoria senza precedenti per oltre due anni e che alcuni giornali hanno diffamato la sua immagine senza alcuna base nell’inchiesta stessa.
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