Meloni sollecita l’approccio “pragmatico” del Fmi al salvataggio della Tunisia
Hiroshima, Giappone
Il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, ha affermato che il Fondo monetario internazionale dovrebbe adottare un approccio “pragmatico” per salvare la Tunisia, nei commenti agli altri leader del G7 in Giappone.
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Il paese nordafricano ha raggiunto un accordo preliminare con il Fondo monetario internazionale in ottobre per 2 miliardi di dollari per sostenere la sua economia travagliata, ma da allora le discussioni si sono arenate.
La Meloni e altri leader europei temono che il collasso economico tunisino aumenti il flusso di migranti verso le coste europee.
Il Fondo monetario internazionale preme per riforme economiche che il governo del presidente tunisino Kais Saied ha rifiutato di impegnarsi.
Ma Roma ha esortato l’organizzazione ad accettare un primo pacchetto di salvataggio incondizionato.
“La Tunisia si trova in una situazione molto difficile con un’evidente fragilità politica e il rischio di default finanziario dietro l’angolo”, ha detto la Meloni ai suoi omologhi del G7 ai colloqui di Hiroshima.
“Il FMI ha una certa rigidità riguardo al fatto di non aver ottenuto dal presidente Kais Saied gli impegni necessari… Penso che il loro approccio debba essere pragmatico, altrimenti rischiamo di esacerbare condizioni già compromesse”.
A margine del vertice di Hiroshima, Meloni ha incontrato anche l’amministratore delegato del Fmi Kristalina Georgieva insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per discutere di migrazione “e della Tunisia in particolare”, hanno detto le fonti.
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Il Fondo monetario internazionale ha chiesto una legislazione per ristrutturare più di 100 aziende statali, che monopolizzano molte parti dell’economia tunisina e sono in molti casi fortemente indebitate.
Ma i colloqui sull’accordo si sono bloccati a causa del mancato impegno di Saeed nella ristrutturazione degli enti pubblici e nell’abolizione dei sussidi sui beni di prima necessità.
Anche la Francia ha affermato di considerare prioritario il completamento dell’accordo.
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