Cinque tappe da seguire nel Giro d’Italia 2023
Al via sabato il primo Grand Tour della stagione maschile Giro d’Italia.
lungo circa 3500 km, La strada Vedrà il gruppo attraversare a ovest dal Mar Adriatico alla costa tirrenica, a nord attraverso le Alpi e le Dolomiti, prima di svoltare a sud verso la capitale, Roma.
Sarà una battaglia di 21 giorni per maglia rosaha lottato contro aspiranti GC come Remco Evenepoel, Primo Roglič e Tao Geoghegan Hart.
Ecco cinque fasi principali, tutte probabilmente fondamentali per la disposizione generale.
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Tappa 7 – Capua > Gran Sasso d’Italia (218 km)
La prima vera prova di salita arriva al termine della prima settimana di gare.
Nella settima tappa, i corridori affronteranno la seconda delle sette estenuanti finali del Giro d’Italia di quest’anno, superando per la prima volta i 2.000 metri.
Lasciato Capua, il gruppo attraverserà i dolci Appennini diretti al Gran Sasso d’Italia. Anche se le pendenze dell’ultima salita non sono le più ripide della gara, probabilmente mettono a dura prova le gambe stanche dopo più di 200 km di corsa. Infatti, di tutte le 21 tappe, la settima giornata è la seconda più lunga, e solo un chilometro più corta della più pianeggiante tappa 11.
Tappa 13 – Bergovranco Defria > Crans-Montana (207 km)
La gara attraversa l’Italia nella tappa 13, passando in Svizzera per un arrivo in vetta a Crans-Montana.
Con un dislivello di 5.100 m, è uno dei tre giorni di oltre 5.000 m di dislivello, insieme alle tappe 16 e 19 (entrambe dettagliate di seguito).
La tappa 13, tuttavia, è resa ancora più pericolosa dal conteggio della Cima Coppi, la vetta più alta della corsa, sotto forma del Col du Grand Saint-Bernard di 34 chilometri, che arriva nei primi 100 chilometri. Seguono altre due salite, tra cui l’ultima vetta delle Alpi svizzere.
Tappa 16 – Sabbio Chiese > Monte Bondone (203km)
La tappa prevede altri 16 giorni di oltre 200 km e un’altra estenuante prova in montagna per i favoriti della classifica generale.
Inizia con un percorso pianeggiante lungo la sponda occidentale del Lago di Garda, prima che inizi un percorso attrezzato di salite. Tra questi il Passo di Santa Barbara, il Passo Bordala, il Matassone e il Serrada.
Il più duro, come al solito, si salva alla fine. Le pendenze della classe 1 del Monte Bondone sono irregolari, comprese tra il 3% e il 15% su 21 km. Inizia a indietreggiare verso la vetta, quindi aspettati attacchi sulla sezione più ripida, che è sotto la bandiera di 5 km in discesa.
Tappa 19 – Longarón > Tre Cime di Lavaredo (183 km)
Negli ultimi giorni accatastati, la tappa 19 manderà un brivido nella spina dorsale dei corridori. È senza dubbio la tappa regina della corsa, che conta ben 5.400 metri, distribuiti su cinque salite.
La prima parte quasi dall’altezza della bandiera, con la costante salita del Passo Campolongo. Il prossimo sulla lista è il duo di categoria 1 di Passo Valparola e Passo Giau, entrambi punti fermi del Grand Tour italiano.
Il traguardo ha segnato Tre Cime di Lavaredo, che torna in gara dopo un’assenza decennale. Prende il nome dalle tre cime rocciose alla sua sommità, questa salita sale a 2.300 m con pendenze del 18% e rappresenterà una sfida decisiva per i contendenti del GC.
l’ultima volta che sei apparso, Vincenzo Nibali Ha prevalso attraverso una bufera di neve al traguardo, sulla strada per vincere il suo primo Giro d’Italia.
Tappa 20 – Tarvisio > Monte Lussari (18,6 km, cronometro individuale)
L’efficienza contro il tempo sarà cruciale nel Giro d’Italia di quest’anno, con il tempo di 73,2 km suddiviso in tre tappe. La maggior parte di queste tasse arriva il penultimo giorno, quando lo è maglia rosa Il vincitore sarà determinato da un estenuante test di Monte Lusari.
I ciclisti usciranno da Tarvisio su un terreno ondulato prima di raggiungere i piedi di una salita di 7,3 km. Sul posto la pendenza arriva fino al 15%, senza interruzioni per i primi 5 km. Questo è seguito da un breve riposo sulla strada, prima di una grande fine di ripidi pendii, che raggiungono il 22%.
È un palcoscenico che ricorda Il penultimo giorno del Tour de France 2020quando, in cima alla Planche des Belles Filles, Tadej Pogačar ha superato uno svantaggio di 57 secondi contro Roglic e ha aggiunto un minuto in più per buona misura.
In previsione di una giornata altrettanto drammatica, gli organizzatori del Giro d’Italia hanno predisposto un’apposita area per il cambio bici ai piedi della salita. Aspettatevi fuochi d’artificio.
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