La squalifica di Romelu Lukaku ha annullato la sua squalifica in Coppa Italia dopo un contraccolpo in cui la Federazione italiana ha citato abusi razzisti contro l’attaccante dell’Inter.
Romelu Lukaku sarà disponibile per il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus dopo che la Federcalcio italiana ha annullato la squalifica.
- Lukaku viene espulso dopo la sua reazione a un insulto razzista
- L’appello è stato respinto venerdì
- Ora disponibile dopo la sospensione inversa della FIGC
Quello che è successo? E l’attaccante belga è stato espulso per aver festeggiato “shh” davanti ai tifosi locali all’andata, dopo una serie di insulti e odiosi gesti razzisti. Sebbene tali atti siano stati condannati in tutto il calcio italiano, il divieto di Lukaku è stato confermato dopo che l’appello dell’Inter è stato respinto venerdì. Ora, dopo un contraccolpo, la Federazione italiana (FIGC) ha deciso di ribaltare la propria decisione.
Cos’hanno detto: Secondo un giornalista italiano Daniele Mariapresidente della federazione Gabriele Gravina eletto per graziare Lukaku in eccezzionale ed estIn modo inconsueto”, con il funzionario che afferma “il principio della lotta a ogni forma di razzismo è una componente essenziale del sistema sportivo”.
L’immagine più grande: La decisione, infatti, arriva dopo un contraccolpo. L’opposizione era forte quando la squalifica è stata emessa per la prima volta, ma è cresciuta in modo significativo quando il ricorso dell’Inter per Lukaku è stato respinto mentre la Juventus – i cui tifosi erano responsabili dei gesti razzisti – è stata premiata. I torinesi hanno visto rinviato a dopo il rigore per la chiusura temporanea degli stadi Domenica la partita di campionato contro il Napoli.
In tre immagini:
GTGetty/ObiettivoGT
Cosa poi? Con un solo gol senza calcio di rigore da quando è tornato in prestito dal Chelsea in estate, l’arrivo di Lukaku potrebbe non giovare molto all’Inter nella semifinale di ritorno, in programma mercoledì. Ma il messaggio che invia è senza dubbio importante, poiché il calcio italiano continua a farsi strada da una storia segnata di abusi razzisti nei suoi stadi.
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