Le forze ucraine distruggono un convoglio di 56 carri armati ceceni, uccidono il generale vicino a Kiev – rapporto
Sabato le forze militari ucraine sono riuscite a distruggere un convoglio di forze speciali cecene di 56 carri armati vicino alla capitale Kiev, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ucraina Kiev Independent. menzionato.
Secondo la notizia, che secondo il sito sarebbe stata confermata dall’ufficio del presidente ucraino, l’attacco avrebbe portato all’uccisione dell’alto generale ceceno Magomed Tochaev, comandante del 141° reggimento meccanizzato della Guardia nazionale cecena.
Il rapporto non è stato convalidato in modo indipendente.
Le forze speciali cecene, denominate “scagnozzi di Kadyrov”, dal nome del leader ceceno Ramzan Kadyrov, sarebbero state schierate dalla Russia per “arrestare e uccidere” i leader ucraini, incluso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo al Daily Mail.
Il rapporto del Daily Mail affermava che a ogni soldato delle forze cecene è stato dato un mazzo di carte che mostrava immagini di funzionari ucraini ritenuti obiettivi di alto valore dal Cremlino, uno strumento mal dispiegato dagli Stati Uniti durante la caccia a obiettivi in Iraq.
Tuttavia, il convoglio di 56 carri armati è stato preso di mira dal lancio di missili ucraini vicino alla città di Hostomil, a nord-est di Kiev, ed è stato cancellato solo due giorni dopo la sua missione, secondo quanto riferito.
Il bilancio delle vittime dell’attacco non era noto fino a domenica, ma si diceva che avesse raggiunto le centinaia.
Знищено Магомеда Тушаєва, керівника 141 моторизованого полку кадировської гвардії! ???????????? pic.twitter.com/BHmoCGOKJU
– ВОЇНИ УКРАЇНИ ???????? (@ArmedForceUkr) 26 febbraio 2022
Funzionari della città di Kiev hanno affermato domenica che la capitale rimane sotto il controllo delle forze ucraine nonostante gli scontri con “gruppi sovversivi”.
Secondo quanto riferito, il presidente russo Vladimir Putin ha espresso frustrazione per lo stallo dell’invasione, con i funzionari occidentali che avvertono che le armi potrebbero essere utilizzate indiscriminatamente dall’esercito russo se non si rispetta il calendario del Cremlino.
Nel frattempo, le forze russe sono riuscite a prendere d’assalto la seconda città più grande dell’Ucraina, Kharkiv, nelle prime ore di domenica mattina, provocando scontri armati in diverse località della città.
“I veicoli leggeri del nemico russo hanno preso d’assalto la città”, ha scritto su Facebook il capo dell’amministrazione regionale, Oleg Senegubov, esortando i residenti a non lasciare i rifugi.
“Le forze armate ucraine stanno eliminando il nemico”, ha scritto.
Putin non ha rivelato i suoi piani finali, ma i funzionari occidentali credono che sia determinato a rovesciare il governo ucraino e sostituirlo con il proprio regime, ridisegnare la mappa dell’Europa e far rivivere l’influenza di Mosca durante la Guerra Fredda.
Funzionari statunitensi, parlando in condizione di anonimato, hanno affermato che l’avanzata russa si sta muovendo più lentamente di quanto spera Mosca, poiché deve affrontare una feroce resistenza da parte degli ucraini.
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