L’attrazione dell’Italia durante il Grand Tour delle Gallerie d’Italia, Milano
Showroom Italia – Presenta Piazza Scala, il Museo Intesa Sanpaolo nel cuore di Milano “Grande giro. L’Italia sogna da Venezia a PompeiSotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e il Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo, è esposto intorno 130 opere Dalla collezione Intesa Sanpaolo, collezioni private, e molte istituzioni culturali italiane e internazionali, tra cui la Royal Collection of Queen Elizabeth II (UK). Questa è una rara occasione per vedere così tante opere provenienti da alcune delle collezioni più prestigiose del mondo.
La mostra, infatti, si concentra principalmente sul fascino, il patrimonio e l’importanza dell’Italia in questo pellegrinaggio culturale. Con la sua vasta collezione di opere d’arte, approfondisce tutti i diversi movimenti, idee, stili e persone che sono entrati in contatto con la penisola e mostra come la cultura italiana abbia plasmato quei secoli. Allo stesso tempo, le abili mani di tanti pittori che hanno visitato il paese, insieme alle parole e ai ricordi lasciati dai brillanti visitatori, hanno dato all’Italia ogni volta un colore diverso. Queste Gallerie d’Italia rappresenteranno un’Italia composita di travolgente bellezza, che gli artisti raffigurano come un luogo sospeso, uno strato di memoria e conoscenza, e un fermo immagine della storia.
Come chiarisce la mostra, il Grand Tour non è stato un semplice viaggio, né un viaggio che non ha cambiato significato nel corso dei secoli. Da una spedizione educativa, è diventato rapidamente un viaggio interiore per i poeti romantici e gli educatori alla scoperta di se stessi. Inoltre, il tour è stato un modo per studiare la bellezza italiana disegnando le sue città, i paesaggi e gli eventi culturali più famosi, e un modo per interiorizzarla, rendendola un incontro privato e fantasioso piuttosto che simulato. In effetti, la mostra offre molti Capricci, una vista inventata da un paesaggio italiano che può esistere solo nell’immaginazione del pittore. In questo modo Roma, Venezia e Napoli, insieme ad altre destinazioni, entrano a far parte della mostra sia nella loro sublime rappresentazione neoclassica che nella loro dimensione visiva di epoca romantica.
Un altro tema importante della mostra è il fascino di questi turisti per le antichità, così come il loro fascino per i grandi maestri del passato. L’allestimento della mostra, infatti, inizia e si conclude con un omaggio all’antichità, che fu uno dei motivi principali per venire in Italia, soprattutto nel corso del Settecento. Lo studio di Canova a Roma, ad esempio, è stata una tappa obbligata, che ha portato alla creazione di molte nuove importanti commissioni per l’artista e alla realizzazione di molteplici copie di sculture antiche. Questi diventavano spesso souvenir da portare a casa dopo il tour. Canova, grande genio della scultura, fu apprezzato per la sua capacità di creare nuovi modelli per i cosiddetti bellezza perfettacome si può apprezzare in questo Amorino realizzato per il principe russo Nikolai Borisovich Gusupov.
Questo fascino per il passato è diventato ancora maggiore dopo i nuovi scavi a Roma e Napoli, e soprattutto con la riscoperta di Pompei ed Ercolano. Forse la figura più emblematica di questo periodo è Johann Joachim Winckelmann, la cui immagine in mostra è ripetuta in più casi. Ce n’è uno, di Anton von Moron, catturato dallo storico dell’arte tedesco mentre lavorava ai Monumenti antichi inediti, vestito con una sontuosa veste rossa, con una sontuosa fodera in pelliccia. Poi c’è il ritratto di Anton Raphael Menge, che ritrae Winckelmann in maniera più intima, mostrando un uomo semplice che tiene in mano una copia greca del Libro di Omero. L’Iliade.
Non solo le città, quindi, lo spettacolo di Milano mette in luce anche le persone che hanno reso questo viaggio fantastico. Dagli artisti viventi a quelli vissuti nel passato, dai poeti antichi, come Virgilio, Petrarca o Boccaccio, a pensatori contemporanei come Johann Wolfgang von Goethe e Winkelmann. Oltre a questi nomi, furono protagonisti del tour anche famiglie nobili, collezionisti e altri illustri viaggiatori. La famiglia dei Tolstog o la nobile Margarita Sparapani, il cui salotto letterario era una delle mete più ambite, sono solo alcuni nomi da ricordare.
Tutto in questo viaggio è stato dato un particolare senso di importanza. Dalle città ai paesaggi, dalle feste, come il famoso Carnevale di Venezia ai centri culturali, tutto ha lasciato un’impronta speciale nei visitatori. Questo momento formativo divenne obbligatorio per le élite europee, ma anche di altri continenti, tra cui re, aristocratici, politici, ecclesiastici, accademici e artisti, che godettero tutti della diversità dei paesaggi incontaminati dell’Italia, dello splendore di città, monumenti, e opere d’arte che hanno fatto e continuano a fare di questa terra una sorta di museo Brillante ‘outdoor’.
Grazie a tutte le opere d’arte raccolte da Intesa Sanpaolo alla Gallery d’Italia, la mostra offre una rara occasione per approfondire il Grand Tour. I visitatori si immergono in essa, quasi compiendo il proprio viaggio attraverso la bellezza italiana. Attraverso le molte voci che sono apparse, la mostra mostra come il Grand Tour sia stato fondamentale nel creare una percezione dell’Italia e nel creare la leggenda di Bill Bayes associata alla bellezza dei suoi paesaggi e della sua arte, che continua a suscitare grande interesse oggi. La diversità degli stili in mostra permette anche di rendere conto delle influenze disparate di questa bellezza e delle città che l’hanno contraddistinta, create sui visitatori, nonché di tutte le attività collaterali sorte a seguito del Grand Tour.
Grande giro. L’Italia sogna da Venezia a Pompei – 27 marzo 2022 Gallery d’Italia – Piazza Scala, Piazza della Scala 6, Milano Info e prenotazioni: galleryditalia.com
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Sono un giornalista freelance che collabora con FAD da oltre due anni. Recentemente ho fondato la rubrica FOOD ART, intervistando artisti e pensatori che lavorano su temi legati al cibo. Ho un crescente interesse per l’arte contemporanea, in particolare la ceramica, la fotografia e la performance art, essendomi laureata al Courtauld Institute of Art.
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